“L’ Altro fa irruzione, irrompe e perturba, ci costringe a prendere atto dei nostri limiti corporei, della nostra natura mortale. C’è sempre qualcosa d’Altro che ci contiene e a cui somigliamo ed è qualcosa che rende noi uomini tutti ugualmente connessi alla medesima sorte che la sublime poesia di Keats ha disegnato: < Mortale è l’uomo e un cielo con le sue stelle lo sovrasta pur sempre >.”
A. VIANELLO